Svezia: Il microchip sottopelle è una moda!
Una sorprendente percentuale di svedesi si è fatta impiantare un microchip sottocutaneo da usare come carta di credito, chiave elettronica e via dicendo.

|KELLEPICS / PIXABAY|
Il sito The Conversation riporta che sono almeno 3.500 gli svedesi che hanno scelto di fare questa operazione. Come si spiega il fenomeno? Secondo gli esperti è un riflesso dell’articolata scena culturale svedese, strettamente connessa al biohacking.

Steampunk fashion. | TYRUS FLYNN / WIKIMEDIA
Come gli hacker si inseriscono nelle reti dei computer modificandole, i biohacker modificano qualsiasi materiale biologico in circolazione, inclusi gli umani.
In questa cultura ci sono mode e tendenze diverse, nicchie e sottonicchie. Una di queste è quella dei transumanisti: informatici che scelgono di intervenire direttamente sul corpo umano superando, dove possibile, i suoi confini biologici.
Solo così, dicono, gli esseri umani saranno in grado di competere con l’intelligenza artificiale in futuro. La cultura biohacking svedese appartiene tendenzialmente a questo movimento e a sottogruppi come i “grinder”, che hanno scelto di replicare sull’uomo l’uso dei microchip già utilizzati da decenni per tracciare animali e pacchi.
DIGITAL FIRST. Perché questa moda ha preso piede in Svezia più che altrove? Secondo i sociologi, gli abitanti di questo Paese hanno molta fiducia in ciò che è digitale e credono profondamente nel potenziale positivo della tecnologia, più di altre culture.
Negli ultimi due decenni il governo ha investito molto in infrastrutture tecnologiche e l’economia svedese oggi è in gran parte basata sull’esportazione digitale, sui servizi digitali e sulle innovazioni tecnologiche. Società di rilievo, come Skype e Spotify, ad esempio, sono state fondate in Svezia. Tutto questo ha fortemente influenzato la cultura svedese rendendola più aperta alle sperimentazioni, anche a quelle più originali e per certi aspetti al limite della fantascienza.
By Focus.it